L’alimentazione del giovane atleta (7 – 12 anni)

 

Questi soggetti hanno necessità legate sia al particolare periodo evolutivo, sia alle esigenze scolastiche. Per quanto concerne gli allenamenti, questi spesso si svolgono nelle prime ore del pomeriggio, in un’ora compresa tra le 14 e le 16, alla frequenza di due o tre volte alla settimana.

Il tempo compreso fra la fine dell’orario scolastico e l’inizio dell’allenamento talvolta si riduce a poco più di un’ora per cui è impossibile fornire al piccolo atleta un pasto completo. Per questo motivo va incrementato l’apporto nutritivo (es. latte, pane, marmellata, miele) della prima colazione e lo spuntino di metà mattinata dovrà essere ricco ed abbondante ( es. tramezzino con formaggio o prosciutto).

Il pasto pre-allenamento (pranzo) dovrà risultare particolarmente leggero, ben digeribile e con la possibilità di essere utilizzato il più rapidamente possibile (pasta o riso e macedonia di frutta). Sarà un pasto incompleto sotto il profilo nutritivo perché dovrà avere un elevato contenuto di carboidrati, scarso contenuto di grassi e un apporto proteico in pratica inesistente.

Il pasto serale compenserà largamente quanto non è stato possibile ingerire a mezzogiorno. In tal caso, oltre che ricco ed abbondante, dovrà risultare il più possibile variato.

La merenda pomeridiana dovrà essere costituita da frullato di latte e frutta, o pane e marmellata, o yogurt, o crostata di marmellata (50-60 gr).

 

Qualora l’allenamento abbia luogo nella seconda parte del pomeriggio, i pasti potranno avere orari e composizione normali.